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al testo di Annalisa Scialpi
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Dimenticai presto il beato mordente di Chimera ruggente, in strani fiumi d'oblio scivolando tra remi insabbiati di estati perdute. S'addensarono nebbie, nei cortili, le lacrime tracimando in biglie incastrate in intricati nodi di rabbia; ammutinati i miei vegliardi ardenti. Così, come mallo inerme andai negli anni, perdendo pastelli dallo zaino, lasciando il genio ululare in freddi fossati di neve.
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Fabrizio Giulietti
- 23/08/2021 15:31:00
[ leggi altri commenti di Fabrizio Giulietti » ]
mi piace più quella di annalisa, ha ha ha... che brividi quei "fossati di neve"...
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Vincenzo Corsaro
- 21/08/2021 11:50:00
[ leggi altri commenti di Vincenzo Corsaro » ]
"Passano i giorni, gli anni e tu, ormai adulto, sei sempre confinato in quel luogo, un villaggio sperduto nel nulla, dove le notizie arrivano con i pochi viandanti che di rado vi passano.
Quel posto, anche se ti ha protetto, adesso è diventato una vera prigione che ti opprime, il suo peso ti soffoca, ti toglie laria, una barriera invalicabile che nasconde un mondo da vedere e orizzonti infiniti da raggiungere.
La voglia di sapere e scoprire arde come una fiamma dentro te, ti consuma fino al punto da farti prendere una decisione sofferta ma irrinunciabile. Una sera sul tardi, col fagotto sulle spalle, dove hai messo le poche cose a te più care, ti allontani come un ladro scivolando furtivo nel buio.
Per un ultima volta, prima che sparisca alla tua vista, ti volti rivolgendo un silenzioso saluto a quella casa che ti ha visto crescere. In quella notte piena di stelle, con la luna ad indicarti la strada, ti sei avviato verso lalba, verso la libertà..."
Scusa se mi sono permesso, ma la trovo simile a questa tua. È così, bisogna avere il coraggio delle proprie azioni, altrimenti si viene risucchiati dalle sabbie mobili dellesistenza. Se non lo si fa, ce ne potremmo pentire, se lo si fa, potremmo pentircene lo stesso, ma in questo secondo caso ci abbiamo provato ed è quel che conta. Un carissimo saluto e un buon fine settimana :)
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